Come il film del 1944 “None Shall Escape” anticipava il processo ai criminali nazisti apertosi a Norimberga quasi due anni dopo, così il Gran Giurì intende preparare la strada al giudizio che colpirà quanti hanno concepito, organizzato e posto in essere la cosiddetta campagna vaccinale anti-Covid, nonché gli strumenti di controllo digitale a essa collegati.

In questa prospettiva il Gran Giurì raccoglierà ed esaminerà, anche mediante pubbliche audizioni di esperti, le prove che i cittadini vorranno sottoporre per dimostrare i danni psico-fisici sofferti a causa delle misure di gestione del Covid.

Se le prove saranno ritenute sufficienti, il Gran Giurì deferirà i presunti responsabili alla Corte penale internazionale o a quei tribunali nazionali che, in base al principio di universalità della giurisdizione penale, vorranno giudicare gli autori dei crimini contro l’umanità costituiti dall’imposizione di lockdown inefficaci e dannosi, dalla persecuzione mirata di categorie professionali, dalla soppressione selettiva di diritti e libertà fondamentali, dalla somministrazione coatta di un farmaco sperimentale dagli effetti incerti e dall’introduzione di quegli abietti strumenti di controllo che costituiscono il vero obiettivo delle politiche di stampo totalitario sdoganate dalla cosiddetta pandemia.

Per sottoporre le prove degli effetti avversi collegati e/o conseguenti alla cosiddetta vaccinazione, i cittadini possono fornire via email i materiali da essi ritenuti probatori, unitamente al modulo di “Informativa Privacy” reperibile su questa pagina.